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#DEBITO #BANCARIO: BANCA APULIA condannata al #RISARCIMENTO DEI DANNI per la vendita di #AZIONI #VENETOBANCA

Il 26 maggio 2020 il Tribunale di Brindisi ha emanato la prima (e finora unica) sentenza in Italia che non solo ha dichiarato la risoluzione dei contratti di acquisto dei titoli Veneto Banca ma ha anche condannato l'istituto di credito che ha venduto quei titoli – nella fattispecie Banca Apulia, successivamente incorporata per fusione a Intesa San Paolo – al risarcimento del danno in favore del risparmiatore di quasi 82mila euro oltre agli interessi. Nel periodo compreso tra il giugno 2010 e il giugno 2013, il consumatore aveva acquistato presso l'allora Banca Apulia, della quale era cliente, azioni della Veneto Banca prospettati come titoli sicuri e senza rischio alcuno per il capitale. Solo successivamente, a seguito delle note vicende di cronaca che hanno coinvolto la Veneto Banca, il risparmiatore si è reso conto della natura, dei rischi e della pericolosità dell'investimento posto in essere e che, pertanto, il valore delle azioni in suo possesso era pressoché azzerato. Per tali ragioni il risparmiatore si è visto costretto ad instaurare il processo conclusosi vittoriosamente con la sentenza del 26 maggio 2020: con essa, il Tribunale di Brindisi ha riconosciuto la violazione da parte della Banca intermediaria della normativa di settore ed in particolare degli obblighi di informazione sulla stessa gravanti con conseguente diritto al risarcimento del danno di € 81.649,75, oltre interessi, per responsabilità da contatto sociale. Tale sentenza rappresenta una svolta nell'annoso contenzioso riguardante la vendita delle azioni Veneto Banca, una svolta che costituisce un concreto segnale di speranza per tutti i risparmiatori coinvolti nella vicenda.