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#DEBITO #INPS OMESSO VERSANTO DEI CONTRIBUTI: Cosa fare?

Il mancato versamento dei contributi INPS da parte del datore di lavoro delle ritenute previdenziali operate sugli stipendi dei propri dipendenti, è un reato penale punito con una sanzione massima che prevede la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 1.032,00 euro. Il datore di lavoro che omette il versamento delle ritenute entro il termine del sedicesimo giorno del mese successivo a quello a cui si riferiscono i contributi, può rimediare pagando un sanzione civile ridotta in caso di ravvedimento spontaneo e pagamento di quanto dovuto prima che venga accertata la violazione, oppure, una volta che venga accertata l'omissione, di pagare la somma indicata nella diffida tramite la rateizzazione così da evitare il procedimento penale e l'eventuale condanna se il pagamento non viene effettuato entro tre mesi dalla notifica della diffida. Così, il datore di lavoro in difficoltà economiche a causa, per esempio, di una crisi di liquidità temporanea dell'impresa può ottenere una riduzione delle sanzioni civili. La riduzione delle sanzioni civili, infatti, può essere concessa solo se il debito è rilevabile da denunce e registrazioni obbligatorie, mentre nell'ipotesi di evasione contributiva la riduzione può essere concessa solo nel caso di denuncia spontanea entro i dodici mesi, con versamento del debito o richiesta di rateazione entro i trenta giorni successivi alla denuncia.